~ Le sfide di Charles Bukowski

Bukowski

UNA SFIDA ALLE TENEBRE

Colpito in un occhio
colpito nel cervello
colpito nel culo
colpito come un fiore che sta danzando

Meravigliandomi per come la morte vinca senza fatica
meravigliandomi per come si presti fede a stupide forme di vita

Meravigliandomi per come il riso venga soffocato
meravigliandomi per come il vizio sia così una costante

Devo in fretta dichiarare una mia guerra alla loro guerra
devo aggrapparmi al mio ultimo pezzo di suolo
devo proteggere il piccolo spazio che mi sono ritagliato e che mi ha permesso di vivere

La mia vita non la loro morte
la mia morte non la loro morte...


LA DONNA IDEALE

il sogno di un uomo
è una puttana con un dente d'oro
e il reggicalze,
profumata
con ciglia finte
rimmel
orecchini
mutandine rosa
l'alito che sa di salame
tacchi alti
calze con una piccolissima smagliatura
sul polpaccio sinistro,
un po' grassa,
un po' sbronza,
un po' sciocca e un po' matta
che non racconta barzellette sconce
e ha 3 verruche sulla schiena
e finge di apprezzare la musica sinfonica
e che si ferma una settimana
solo una settimana
e lava i piatti e fa da mangiare
e scopa e fa pompini
e lava il pavimento della cucina
e non mostra le foto dei suoi figli
né parla del marito o ex-marito
di dove è andata a scuola o dov'è nata
o perché l'ultima volta è finita in prigione
o di chi è innamorata,
si ferma solo una settimana
solo una settimana
e fa quello che deve fare
poi se ne va e non torna più indietro

a prendere l'orecchino dimenticato sul comò.


PIOGGIA

un'orchestra sinfonica.
scoppia un temporale,
stanno suonando un'overture di Wagner
la gente lascia i posti sotto gli alberi
e si precipita nel padiglione
le donne ridendo, gli uomini ostentatamente calmi,
sigarette bagnate che si buttano via,
Wagner continua a suonare, e poi sono tutti
al coperto. vengono persino gli uccelli dagli alberi
ed entrano nel padiglione e poi c'è la Rapsodia
Ungherese n. 2 di Liszt, e piove ancora, ma guarda,
un uomo seduto sotto la pioggia
in ascolto. il pubblico lo nota. si voltano
a guardare. l'orchestra bada agli affari
suoi. l'uomo siede nella notte nella pioggia,
in ascolto. deve avere qualcosa che non va,
no?
è venuto a sentire
la musica.


RIVOLTA

la causa della rivolta fu che continuavano a darci fagioli
e una guardia agguantò un negro che aveva buttato per terra i suoi
e qualcuno toccò un bottone
e tutti si gettarono l'uno addosso all'altro;
io diedi un pugno in testa al mio migliore amico
qualcuno mi tirò in faccia del caffè
(che diavolo, non lo si poteva bere)
e allora uscii nel cortile
e sentii i fucili che sparavano
e sembrava che ogni detenuto avesse un coltello tranne me,
e tutto quello che potevo fare era pregare e scappar via
e non avevo un dio ed ero grasso a furia di giocare
a poker per due soldi col mio compagno di cella,
e la voce del direttore cominciò ad arrivare dagli altoparlanti,
e seppi dopo che nella confusione
il cuoco aveva violentato un marinaio,
e io persi la mia schiuma da barba, un pacchetto di bionde
e una copia del «New Yorker»;
e 3 uomini per giunta furono presi a colpi di fucile,
una mezza dozzina accoltellati,
35 messi in isolamento,
tutta l'aria sospesa,
le guardie con i nervi come allibratori di Los Angeles,
spenta la radio della prigione,
davvero un gran silenzio,
mandati a casa visitatori,
ma la mattina dopo
ricevemmo la nostra posta -
una lettera da St. Louis:
Caro Charles, mi spiace che tu sia in prigione,
ma non puoi violare la legge,
e c'era un garofano schiacciato,
profumo, l'idea vaga di come si sta fuori,
baci e slippini,
risate e birra,
e quella sera a cena
ci fecero tornare tutti a passo di marcia
ai nostri fagioli.


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