PASSATO REMOTO ~Breve antologia poetica di Claudio Venditti
Claudio Venditti (1948-2023) |
PERDERTI
Perderti,
Nell’immensità delle cose, perderti.
Ti ho perduto
Come ho perduto quel grazioso
Raggio di sole che mi
Ha colpito tra i veli opachi
Di un sentimento, or ora.
Nei ricordi sei un fantasma.
Chi coglierà adesso
La margherita nell’entrare
A San Francisco?
Di certo ognuno prenderà
Il fiore
Per suo conto.
Tra noi è crollato
L’ultimo ponte ferreo
Velato da strani ideali.
(10 Febbraio 1968)
DIALOGO
Mio cuore, a volte sottile
parvenza di nulla il meriggio
insinua silente fra te e me.
E nera solitudine qualche
brezza furtiva e inattesa
sulla soglia intromette
e nella strada che va
serpeggiando lungo case
assolate.
Dove sei? Sfuggono visioni
solenni ed inutili domande:
di colori l'universo vuoto
non può oggi essere colmato.
Dormi? Potessi veramente
assopirti fino al termine
di tutte queste imploranti
stagioni!
(Cinquanta Voci Nuove, 1970)
INFANZIA 1971
Vano mi era il pregare
tra il quarzo e le nubi d’incenso della navata solenne in quel tempo fanciullo,
se marzo profumato spandeva nella via
le magiche note di un organetto vagabondo!
Cantore sognante suscitavo nel chiasso dei giochi il poema di Parsifal,
e odiosa mi era la mensa che non fosse una Tavola Rotonda…
Compagni di epiche imprese i fruscii
dei saloni notturni – l’inverno che ogni cosa inaridiva – esaltavano tesori di terre lontane gettando sgomenti sul mio piccolo cuore.
La vita era allora come una fiaba che scintilla negli occhi saggi della nonna;
da quel terrazzo smagliante di luna
si alzerebbe ancora il mio canto adulto
se una mano pietosa non mi avesse scomposto i capelli per sempre...
1970 - PIAZZALE UNIVERSITÀ LA SAPIENZA
A questa piazza ove il tempo
ha coronato di lauro e di chiara primavera i marmi
e le insegne tutte dell’Arte e del Sorriso antico, giungo
nella tua speranza;
Athena che lo scudo e la lancia
innalza trionfante
verso lo sterminato azzurro me e te protende come attimi di luce…
Athena proteggimi!
Come in un sogno
come un respiro dell’Alba lontana
e presente, i viali
Tu ammanta di amore
perché ogni foglia ne parli.
Domani solo memoria e pensieri
lasciati nell’ombra di un dannato crepuscolo…
ALLA NONNA
Nella vecchia madia dormivano
il lievito e il pane appena sfornato, le mille essenze che tu coglievi
nel misterioso orto dietro il muro.
Nelle ombre della camera enorme
intrecciavi alle mie le grosse mani per la saggia preghiera e,
sotto al piumino soffice e roseo,
ascoltavo la voce del sogno,
castelli e orchi di fiabe usuali,
o nonna!
Ma ora che il tempo ha voltato così lentamente le pagine antiche del nostro libro, nel tuo viaggio fantastico aldilà delle stelle, sorridi all’eterno fanciullo che madie e piumini più non possiede per credere al sogno…
Anima dei miei verdi anni
bussa alle finestre di questi miei giorni affannosi:
tornerò allora fra le siepi
per cercare i piccoli semi che fiorivano eterni
sui rugginosi balconi del nostro
castello.
LA COLLINA
Con il tempo, vedrai, la collina
che lontano le sue dimensioni proietta
avrà i cespugli rossi e gialli e intorno il paese innalzerà il favoloso
padiglione della tranquillità.
A volte la poesia è un puro ricordo, ma è straordinaria perché riesce a coniugare quel presente con l'eternità che scorre inesorabile, densa di emozioni...
L'ALBA
Chiudere la porta, entrare nel buio
ma non è morire, non è morire
se anche una luce lontana si spegne
se uccelli neri volano verso il Nord.
Oltre il bosco che nasconde
la nera plebe serale di lupi e di dèmoni
già le stelle indicano il mattino
e il cielo si fa luce per te...
Oggi il mio cuore
potrà adorarti
potrà venire verso il tuo cuore.
RICORDI
Lascia che l’albero parli nella sera
e che nel vento i suoi rami
di stagioni sapienti
la tua storia raccontino.
Quando i vicoli del dolore
ti affamavano lungo la strada,
nessuno sulla piazza antica apriva spiragli di luce
ma soltanto mercanti di fiere medievali cenni ridenti facevano.
Celebriamo ormai i misteri sublimi
che disarmano ombre oscure e notte: è Persefone che torna dall’Ade,
è Demetra che grida di gioia sul mare di smeraldo.
Torna a sperare e a cantare le logiche
parole della contemplazione.
LUNA D'AGOSTO
Quando si alzerà la luna di agosto
dal mare di lacrime e volerà fino alle buie
foreste che dormono cullandosi ebbre,
Ti vedrò, sono sicuro,vedrò la luce
che emani, spandersi celeste tra gli alberi
Che il vento tormenta,
Soffiando già via lontano le foglie
Bruciate dalla torrida estate.
Sarò pronto allora a partire
Sul sentiero luminoso tracciato
da Te per un incontro sicuro
senza amarezze e folgorante...
Da allora come una promessa
tutto ciò che cercherò ogni giorno
Sarà un messaggio dall’immortalità
Che solo può dissolvere l’antico dolore.
PAURA, DOLCE PAURA
Ti amo, dolce Paura, dea invisibile,
erba sempreverde rampicante
al muro assolato dell’anima mia:
unità profonda nelle notti più vere
dei mattini pieni di luce.
In porti maestosi e squallide darsene
Ti avevo abbandonato, insensato vagabondo,
per sfuggire alle tue dolci spire,
di mare in mare ignorando
i colori di cui ti adornavi.
A te oggi voglio concedermi
Dolce Paura finalmente mia.
Creatura dagli occhi di cerbiatto,
amorosa presenza della foresta.
Amarti, amarti; felice giorno
quando hai gettato lontano
Il mio peccato senza fondo.
(24/01/2008)
complimenti, Claudio. una poesia bella ed equilibrata.
e soprattutto piena di pace.
fabrizio
Ma dove sei, Claudio...?
Addio, Claudio, mio carissimo amico...
Rileggo ancora le tue splendide poesie
e il mio spirito aleggia con te verso le terre lontane
di cui sognavamo nella nostra sofferta giovinezza...
Ora sei giunto alla meta, che ancora non conosco...
Ecco il Longfellow che mi citasti 40 anni fa, ad emblema della nostra amicizia:
"I shot an arrow into the air,
It fell to earth, I knew not where;
For, so swiftly it flew, the sight
Could not follow it in its flight.
I breathed a song into the air,
It fell to earth, I knew not where;
For who has sight so keen and strong,
That it can follow the flight of song?
Long, long afterward, in an oak
I found the arrow, still unbroke;
And the song, from beginning to end,
I found again in the heart of a friend."